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BP11093 PCL, poli(ε-caprolattone), carbossi-terminato, IV: 2,0-3,0 dl/g, Mw: 297-526 kDa

Catalogo no. BP11093
Composizione HO-PCL-COOH
Forma Polvere/

Questo prodotto è un poli(ε-caprolattone) (PCL) con terminazione carbossilica, un polimero biocompatibile caratterizzato da viscosità intrinseca e peso molecolare controllati. Stanford Advanced Materials (SAM) impiega la spettroscopia quantitativa e l'analisi con viscosimetro Ubbelohde durante la produzione per garantire la coerenza del prodotto. Il processo sistematico di controllo della qualità ne favorisce l'integrazione affidabile in prototipi di grado medico e in altre applicazioni avanzate in cui le prestazioni e la riproducibilità del materiale sono fondamentali. I copolimeri binari o multicomponenti di PCL con altri polimeri (come PLA, PLGA, PTMC, PEG, MPEG, ecc.) in vari rapporti possono essere personalizzati in base alle esigenze del cliente.

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FAQ

In che modo la struttura carbossil-terminata influisce sulla lavorazione del polimero?

Le estremità terminate con carbossile facilitano le modifiche chimiche, consentendo l'estensione controllata della catena e la reticolazione. Questa funzionalità reattiva consente di regolare con precisione le proprietà del polimero per l'integrazione con altri biopolimeri. Tali modifiche sono verificate mediante analisi cromatografica per valutare i cambiamenti nei parametri molecolari. Contattateci per ulteriori dettagli.

In che modo l'intervallo di peso molecolare influisce sulle prestazioni di lavorazione?

L'intervallo di peso molecolare specificato influenza la viscosità della colata e il comportamento meccanico durante la lavorazione. I pesi più elevati possono aumentare le proprietà di trazione, pur mantenendo un flusso sufficiente, fondamentale per la formazione di pellicole o strutture di fibre uniformi. Questo equilibrio favorisce prestazioni prevedibili in condizioni di produzione precise.

Quali tecniche analitiche confermano la viscosità intrinseca e il peso molecolare riportati?

La cromatografia a permeazione di gel (GPC) e la viscosimetria capillare sono utilizzate per determinare la viscosità intrinseca e il peso molecolare. Queste tecniche assicurano che la distribuzione della lunghezza della catena e le caratteristiche di flusso del polimero siano coerenti con le specifiche di progetto, supportandone l'uso in applicazioni biomediche controllate.

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